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La cottura nel testo è una modalità di cottura dei cibi unica in Italia, sicuramente autoctona della Lunigiana.

Nel teto si cuoce tuttora artigianalmente il Testarolo, un pane azzimo di spessore sottile e forma circolare del diametro di circa 40 cm.

Gli ingredienti sono farina di grano, acqua e sale miscelati in una "pastella" che viene continuamente amalgamata e ossigenata fino a raggiungere una consistenza omogenea.

La cottura avviene appunto nei tradizionali testi (un tempo fatti in terracotta), una sorta di piccoli forni portatili composti da due parti: quella inferiore chiamata "sottano" dove vengono posti gli alimenti, e quella superiore "soprano" che fa da coperchio. Sia sottano che soprano vengono posti su un fuoco di legna di fggio o castagno e arroventati, e quando il sottano ha raggiunto la temperatura giusta viene ritirato dal fuoco e vi si versa la pastella. Si lascia che la cottura abbia inizio e dopo qualche istante si sovrappone il soprano e s forma così una campana di cottura.

Una volta pronto, il testarolo si taglia a rombi e lo si fa rinvenire in acqua bollente per pochi secondi ed è pronto per essere condito. Un primo piatto per lo più condito con pesto alla ligure, ma il condimento tradizionale è composo da formaggio parmigiano o pecorino amalgamato con basilico tritato finissimo ed olio extravergine.

Testarolo artigianale pontremolese - di farro - 5 pz

€35.00Prezzo
400 Grammi
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