Da tempo non mi spostavo molto dalla mia bella Lunigiana, viaggiare non è più granché nelle mie corde e ci sta che mi sono un po' rintanato tra le mie montagne.
Ma quando le cose belle chiamano, bisogna rispondere.
Non è da molto che ho capito che è proprio questo tutto quello che devo fare:
le cose belle.
E' probabilmente qualcosa che inseguo da sempre, fin dall'inizio di questa avventura, ma la consapevolezza è piuttosto recente, solo qualche anno.
E' solo qualche anno che, se guardo a tutto quello che ho fatto fino ad ora e a quello che posso ancora fare, la risposta che sento arrivare è : fai le cose belle!
Da questo sano proposito ad Ottobre scorso (2024) ho finalmente intrapreso una iniziativa che davvero poteva essere intrapresa parecchio tempo prima, e non che non l'abbia fatto! Ma mai con la giusta determinazione. E così, in vista della stagione castanicola, ho deciso di contattare tutta ma proprio tutta la rete della ristorazione Nazionale di Slow Food, la grande famiglia di cui la Marocca di Casola fa parte da sempre.
Studio una mail, semplice e sincera, che racconti un po' tutta la storia di questi 20 anni, preparo tutti gli allegati necessari (slide e foto, listino prezzi e depliant) e via!
Si parte con l'invio!
Insomma, un lavoro durato un bel mesetto: tutto Ottobre ed un po' di Novembre, quando arriva la nuova farina di castagne.
Ho contattato tutte le Regioni, tutte le associazioni territoriali, tutti i locali presenti nella guida “Osterie d'Italia”.
Benedetta intelligenza artificiale! Non vedo l'ora che mi aiuti! Per ora mi sono mosso con le mie qualità da artigiano tutt'altro che tecnologico e quindi sono partite centinaia di mail non dico una ad una ma... quasi. E so per certo che non sono arrivate a tutte le destinazioni: c'è sta cosa dello spam.
Però è stato divertente.
E devo dire che i risultati sono arrivati: la Toscana in testa a tutte le Regioni, ma del resto qui si gioca in casa: tutti i ristoratori della rete già conoscono bene la Marocca ed hanno inventato parecchie ottime ricette con lei.
A ruota le altre regioni, chi più chi meno, ed i contatti sono stati tutti molto piacevoli, molto Slow... Ovvero quel tipo di dialogo tra amici che nasce spontaneo senza essersi mai visti né sentiti prima. Funziona così.
E di questi dialoghi ce n'è stato uno di cui ora scriverò.
Penso di aver inviato la mail solo qualche minuto prima, comodamente seduto al caminetto col pc sulle ginocchia. Suona il telefono e dall'altra parte c'è Luca, dal Veneto.
Pochi secondi e siamo subito amici. Scopro che Luca è il Fiduciario della Condotta Slow Food delle Valli Grandi Veronesi, ed un vero gastronomo. Espertissimo di ogni genere di bontà nazionali (e non solo), che ha saputo far conoscere nel suo territorio attraverso la bottega che per tanti anni ha condotto, in quel di Cerea. E quindi eccolo che mi chiama per saperne di più su questo strano pane toscano. Gli sono bastate poche informazioni per capire che la Marocca fosse qualcosa di magico, e mi propone di mandargliene su un po' per le sue degustazioni e serate a tema.
Ovviamente sì!!! Ne sono molto felice!

L'energia di Luca è molto contagiosa ed ha fatto subito presa su di me tanto che gli prometto che mi sarei impegnato per cercare di partecipare a “Pianura Golosa” un importante evento gastronomico del suo territorio, di cui è protagonista la Stortina, un salume Presidio SlowFood.
Un' occhiata al calendario ma mi rendo subito conto che proprio in quello stesso week end, qui in Lunigiana abbiamo l'inaugurazione del Mercato della Terra di Lunigiana, che si tiene a Pontremoli e non posso proprio mancare.
Ma nulla che possa impedirci di trovare un modo per portare la Marocca ed il suo produttore fin su in Veneto, a raccontare in prima persona la nostra storia.
E infatti Luca ci invita alla cena di inaugurazione del “Palio della Stortina”, che precede la festa, e in cui si selezionano le Stortine che saranno finaliste al Palio. Cena che nel menù celebra tutte le prelibatezze del territorio, con un ospite d'onore che arriverà dalla Lunigiana.
L'artista del menù è Galliano, chef del ristorante “Da Aldo”, e, come con Luca, anche con lui ci sentiamo al telefono per salutarci, e così scopro come la Marocca farà la sua comparsa in tavola: un piatto di antipasti strapieno di Presidi Slow Food

Non mi resta che mettermi ad organizzare la trasferta .
La cena sarà di Lunedì, quindi Marocche sfornate in mattinata e poi si parte per arrivare su per le 17 ed avere il tempo per organizzarci al meglio.
Luca mi aspetta fuori dall'hotel, finalmente ci incontriamo! Stava raccontando la Marocca alle persone intorno a lui, del resto l'ho nominato di diritto ambasciatore della Marocca di Casola in Veneto. Un prodotto così particolare come la Marocca ha bisogno di ambasciatori. Io credo in realtà che scelga le persone, così come si è scelta il fornaio... Ed io, che sono al suo servizio da 20 anni, la conosco e le riconosco questa intuitività. Ha scelto Luca ed ha scelto bene!

Ci abbracciamo come fanno i veri amici. C'è sempre un grande potere nell'abbraccio. Quattro chiacchiere e ci congediamo dal gruppetto di ascoltatori per dirigerci al Ristorante.
Galliano non è ancora arrivato ma ci accoglie il suo staff . Intanto arrivano i concorrenti del palio e i tanti produttori invitati per la cena. E poi ecco Galliano! Ovviamente è presissimo da tutto il lavoro che lo attende in cucina ma scambiamo cmq qualche chiacchiera mentre il locale va riempiendosi. Si vede che lavora con passione.

Durante la cena accompagna ogni piatto con un presentazione super dettagliata ed io lo affianco in ogni stanza del ristorante, gremito, per raccontare la Marocca di Casola ai commensali. E' sempre un piacere raccontare la Marocca e la Lunigiana. Ci si ritrova regolarmente a chiacchierare con tante persone che conoscono la mia bella terra e le sue prelibatezze, e regolarmente mi ritrovo ad invitarle a venire a trovarci.

la Marocca è super apprezzata, la serata scorre piacevolissima e arriva il momento dei saluti. Saluto Galliano, col quale resteremo in contatto per i suoi prossimi piatti e menù. La Marocca di Casola è a sua disposizione.
E poi saluto Luca, che a tutt'ora non so come ringraziare per il suo entusiasmo contagioso. Ammetto che avevo bisogno di un po' di ricarica, e la Vita mi ha messo di fronte ad una grande fonte di energia.
Rientro in albergo stanco ma contentissimo. Ora bisogna riposare un po'... Per l'indomani, prima di rientrare ho qualcosa in mente: E' rimasta soltanto una Marocca, andrò alla ricerca di buone mani nelle quali consegnarla.
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