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Un incontro al Bar Giardino: ricordi di una vita vissuta con passione

  • Immagine del redattore: commercialelamaroc
    commercialelamaroc
  • 17 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Me ne stavo seduto al tavolo del Bar Giardino, punto tappa fisso nel giovedì di Fabio della Marocca. La mattina per accompagnare la Marocca, protagonista dei crostini dell'aperitivo, e poi per l'ora di pranzo, di rientro dalle consegne in Lunigiana.


Ero di fronte a una bella focaccia ammiccante strapiena di roba buona nostrale, pronto ad azzannarla, quando mi sento chiamare.

È una distinta ed elegantissima signora… I miei occhi la riconoscono subito, ma in un primo momento fatico a ricordare.


Sono la Sandra!


Faccio un balzo sulla sedia e corro a salutarla.

Sandra è una vera istituzione del Comune di Aulla e della Lunigiana. Non so se sia accaduto, magari sì. Ma meriterebbe un riconoscimento ufficiale, una bella medaglia, per quello che ha rappresentato. In pensione da qualche anno, Sandra, insieme con suo marito Aldo, ha gestito per 50 anni una bottega di alimentari che ha fatto la storia del territorio.

Fu uno dei primi locali che visitai quando iniziai la mia avventura con la Marocca. Era uno di quei posti dove respiravi l'autorevolezza di chi conosceva il proprio lavoro, la capacità di ascoltare le esigenze di tutti e di servirli al meglio. C'era anche un forte senso di responsabilità: dare da mangiare alle persone, persone che si fidano.


Ho sempre avvertito tutto questo parlando con chi ha gestito una bottega, che fosse di paese o di città. Ed ho avuto sempre chiaro il ruolo sociale che queste persone e il loro lavoro avevano per il proprio territorio.

Sandra e Aldo erano proprio così: seri, precisi, attenti.

La mattina, scendendo da Casola per le consegne, sapevo che entro le 8 sarebbe stato opportuno aver servito Sandra. Del resto, aveva sempre gente ed ammetto che farla aspettare non era proprio il caso: qualche minuto di ritardo e squillava il telefono.

Fabio, dove sei?


Quanti insegnamenti dai nostri “bottegai” ho ricevuto. Quando arrivavo in ritardo mi sentivo pesantemente in difetto! Può accadere, ma che brutta figura! Soprattutto perché c'era già qualcuno ad aspettare il pane o la Marocca.


Il ricordo più nitido che ho di Sandra è proprio un episodio di questi: io che entro in bottega con una bella cesta piena di Marocche e lei che subito ne prende una, la confeziona e la consegna nelle mani del cliente che ci aspettava.

L'imbarazzo lasciava subito il posto alla soddisfazione per stare facendo qualcosa di così bello e buono come la Marocca. E accorgermi che a credere in quest'avventura non ero solo, ma c'era anche Sandra, con tutta la sua esperienza e consapevolezza, ancora ora mi dà una bella carica.


Carica che tutt’oggi, però, non è ancora all’altezza della sua!

In questo nostro incontro al Bar Giardino, mi raccontava dei suoi 90 anni, che porta benissimo!

Abbiamo ricordato il passato, ma si è parlato anche di presente e di futuro. Di cosa c'è bisogno di fare per questa nostra bella Lunigiana, di cosa va e cosa non va.


E sono certo che Sandra sarebbe stata anche un ottimo Sindaco! ma io, personalmente, sono più felice di averla conosciuta così: in questo suo ruolo così importante per la sua Comunità. Una Comunità che le vuole un gran bene.

Pochi minuti e arriva anche Aldo.


Da poco ho ripreso a scrivere il blog della Marocca, proprio per raccontare le storie che ho dentro e… a questo punto non posso non chiedergli di fare una foto.




Eccomi in treno a scrivere queste righe. C'è un bel sole fuori ed io inizio la mia settimana così…

Tra ricordi e sorrisi. Grazie Sandra e grazie Aldo per i vostri insegnamenti, e per quello che avete fatto e che rappresentate per la nostra terra.


 
 
 

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